Cosa spinge oggi l’industria automobilistica dall’uso del motore a scoppio a quello del motore elettrico?
Per i più si tratta solo di una questione ambientale, dettata dalla minaccia non più trascurabile del global warming e dell’inquinamento dell’atmosfera che respiriamo nella quale sono presenti le particelle che vengono emesse dai gas di scarico e che sono cancerogene.
Non solo cambiamento climatico
Assieme a questi nobilissimi motivi vanno anche considerati altri aspetti, quali ad esempio l’intera filiera di produzione di un automobile o di un autocarro dotati della sola alimentazione elettrica, che comportano spesso un totale ri-progettazione degli stessi. Tutto cambia, dalla distribuzione dei pesi, alla gestione degli impianti frenanti, ai sistemi di raffreddamento delle componenti in movimento e di climatizzazione degli abitacoli.
Queste modifiche semplificano notevolmente l’assemblaggio dei veicoli stessi, riducendo il numero delle componenti necessarie all’allestimento dei motori e di tutto quello che gira loro intorno.
L’impatto sul carbon footprint dell’industria automobilistica trova così ampio giovamento, mentre ancora si deve dare una corretta risposta a due quesiti: dove reperire i capitali per la trasformazione radicale delle catene di montaggio? EE come garantire l’accesso ad una facile alimentazione dei motori elettrici, pari o migliore di quella dei motori a scoppio?